Roma – A pochi giorni dall’inaugurazione de “La Nuvola”, il nuovo Centro congressi di Roma, all’Eur, dopo otto anni di lavori, è lo stesso architetto Massimiliano Fuksas a presentarla alla stampa e a dare i costi del progetto, per mettere a tacere chi ha parlato di cifre levitate nel tempo:
“Nel 2007 la base d’asta era 275 milioni, nel 2016 sempre di costruzione è 239”.
Un’opera che sembrava non dover mai vedere la luce e che l’archistar spera possa essere utilizzata subito per quello per cui è stata pensata: un sito congressuale capace di ospitare 8000 persone, su tre livelli.
“Se non si utilizza nei prossimi due anni l’edificio degrada e ci vorranno altrettanto soldi per recuperarlo”.
Il tono è polemico:
“Roma non ha mai funzionato, credo che si abbia un’idea sbagliata del passato come se fosse il luogo migliore della nostra immaginazione. Il passato è stato sempre un disastro”.
Sul progetto complessivo del Centro congressi è intervenuta anche la moglie di Fuksas, Doriana:
“E’ tale e quale, identica ai primi schizzi, ai modelli, è esattamente quella, non è cambiata assolutamente, solo nella parte sotterranea abbiamo semplificato un po’ il progetto”.