Milano, 2 nov. -“Sul referendum ho riflettuto tanto,
e cercato di capire e ho pensato che voterò no, perchè credo che
gli oltre 40 punti della Costituzione che vanno cambiati meritino
un approfondimento”. Fiorella Mannoia non si tira indietro e,
come ha sempre fatto in passato, dice la sua anche sul referendum
costituzionale del prossimo 4 dicembre. Glie lo abbiamo chiesto
in occasione del suo ultimo lavoro di inediti, Combattente, in
uscita il prossimo 4 novembre.
“Se costituzionalisti così stimati non si mettono d’accordotra di
loro, come posso farlo io che sono un semplice cittadino? Io ci
ho capito poco e niente e le uniche cose che ho capito non mi
convincono. – ha detto – Ho capito che il Senato va ridotto e ci
sarà un risparmio. Ma da chi sarà composto? Sindaci e consiglieri
comunali, ma chi li vota? Non più noi. E’ un po fumosa e poi
dobbiamo calcolare che quasi la metà dei comuni italiani sono in
odore di corruzione onestamente non credo sia una formula da
portare avanti”.
Per la Mannoia “avrebbero potuto chiederci: ‘volete ridurre il
numero dei senatori?’ Sarebbe stato più semplice votare sì e non
ci sarebbe stata tutta questa pergamena di articoli
incomprensibili”. “La nostra Costituzione – ha concluso – ha
quattro frasi per articolo che sono così chiare! Io queste non le
ho capite, forse sono ignorante, però non mi posso prendere da
cittadino la responsabilità di cambiare la cosa più preziosa che
abbiamo con delle soluzioni fumose e poco chiare. Il referendum
non è chiaro e io non lo voto”.