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Ficarra e Picone, in “L’ora legale” l’onestà è tutta da ridere

Roma – Gridano “onestà”, manifestano contro la corruzione e il degrado della propria città ma quando devono rispettare le regole entrano in crisi e si ribellano: assomigliano a molti italiani i cittadini di Pietrammare protagonisti del nuovo film di Ficarra e Picone “L’ora legale”, nei cinema dal 19 gennaio. A Pietrammare regna il caos e l’illegalità, ma quando un candidato onesto batte alle elezioni il sindaco mafioso e sbarra la strada a favoritismi e clientele, costringe i vigili a multare chi non rispetta la legge, obbliga tutti a fare la raccolta differenziata, l’indignazione è unanime.


“In questo film abbiamo semplicemente risposto a una domanda che si fanno tutti: va bene i politici, ma noi del popolo, noi cittadini, quanta responsabilità abbiamo in quello che succede? Noi che votiamo, che responsabilità abbiamo?… Noi che votavamo… Cioè, noi che votavamo… Io voglio sapere: chi ha votato Calderoli? Alzate la mano: voglio i nomi! Chi ha votato Scilipoti? Chi ha votato Gasparri? Alzi le mani”.


Per il duo siciliano ognuno di noi è allergico a qualche regola, anche loro lo sono.”Io pagare le tasse: pagare le tasse è innaturale ragazzi, cioè, non è in natura… Gesù, che ha fatto tutto, se voleva ci diceva appena nati, ‘pagate le tasse’, invece no, le tasse sono una cosa moderna, un’aberrazione”.


Tra politica e antipolitica, vecchi partiti e nuovi movimenti, secondo Ficarra e Picone sembra che in Italia nulla cambi. “Adesso siamo arrivati che Renzi voleva cambiare, parlava lui di cambiare, che era l’ultima spiaggia… Allora Renzi è grillino, questo abbiamo scoperto: Renzi è grillino! Guarda io non lo so, ma quello pur di rifare il presidente del Consiglio farebbe pure il grillino”.