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Exomars, nessun segnale da Schiaparelli: anomalie nella discesa

Darmstadt – “Qualcosa di anomalo è accaduto subito dopo il rilascio del paracadute supersonico”, durante la discesa del lander Schiaparelli della sonda Esa Exomars verso il suolo di Marte. “È questo il momento in cui il flusso di dati non è stato più come ci si aspettava”.


Così Andrea Accomazzo, responsabile delle operazioni planetarie dell’Esa ha spiegato, nel corso della conferenza stampa dal centro di controllo Esoc dell’Esa a Darmstadt, in Germania, le concitate fasi dell’ammartaggio del lander italiano, di cui si sono perse le tracce circa un minuto prima del touchdown.


La sonda, tuttavia, fino a quel punto ha funzionato in maniera nominale, ha detto, raccogliendo come ci si aspettava, circa 600 megabyte di dati che sono sotto analisi per capire cosa sia effettivamente accaduto nell’ultima fase dell’atterraggio. Il team di scienziati europeo, comunque, non abbandonerà al suo destino il piccolo lander italiano ma continuerà a tentare di stabilire un contatto per riprendere le comunicazioni.


In ogni caso, ha sottolineato il direttore generale dell’Esa, Jan Woerner, anche se non sappiamo se il lander è integro, la missione Exomars 2016 è da considerarsi un successo perché la sonda madre, Tgo (Trace gas orbiter) è pronta per la scienza, è entrata regolarmente nell’orbita marziana, funziona in maniera nominale e continuerà a raccogliere dati utili per preparare la seconda missione del 2020.


Tgo resterà in orbita marziana fino al 2022 raccogliendo dati sull’atmosfera. Nel 2020 la seconda missione farà atterrare su Marte un rover con una trivella, anch’essa di fabbricazione italiana, che perforerà il terreno marziano fino a 2 metri di profondità, alla ricerca di tracce di vita presente o passata.