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Energia, Sereni: a Trevi confronto e dibattito su comunicazione

Roma – Negli studi di askanews con l’on. Marina Sereni, vicepresidente


della Camera dei Deputati, per parlare di energia e territorio, presentando nell’occasione un appuntamento che vedrà a Trevi, dal 17 al 20 maggio prossimi, ragionare su come comunicare la transizione energetica nel quadro della strategia energetica nazionale, promosso da World Energy Council Italia e da Globe,


con la media partnership di askanews. Intanto il territorio, l’Umbria, regione colpita duramente dal sisma anche dal punto di vista turistico. Obiettivo adesso è cambiare passo:


“Il sisma ha colpito duramente, anche fuori dall’area del cratere in un settore strategico per la nostra regione come quello del turismo. Sono contenta perchè l’Umbria ospiterà questo evento, importante in sè ma è anche un evento che consente di ospitare in quei giorni esperti, personalità politiche, giornalisti, facendo


vedere che l’Umbria è in piedi. Che si può venire a visitarla, che la primavera per questo è una stagione fantastica, con beni culturali e città straordinarie, una campagna eccezionale. A cominciare dagli olivi e dalla fascia oleata. E questo è un


messaggio di fiducia che gli operatori si attendono, dopo una caduta del turismo ingiustificata. Un messaggio anche agli stranieri, tornate in Umbria per visitare una regione bellissima”.


Parliamo dell’evento di Trevi:


“Credo che il tema sia davvero cruciale. Noi abbiamo fatto Expo ed avevamo scritto energia per la vita. Il tema dell’energia, che si parli di acqua, di alimentazione, di risorse rinnovabili, di come abbandonare il fossile per andare verso altre forme


energetiche alternative è davvero cruciale per il mondo. Noi siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa. A me sta a cuore il turismo, la cultura, l’arte, che sono delle straordinarie industrie per il nostro paese ma ci sono anche altre industrie e


quelle hanno bisogno di energia. Hanno bisogno di essere alimentate, dobbiamo saper sfruttare l’innovazione tecnologica e dobbiamo saper comunicare ai nostri cittadini. Credo che la formula di Trevi è per questo molto interessante proprio per il


coinvolgimento dei giornalisti perchè dobbiamo spiegare ai nostri concittadini che cosa accade sul terreno dell’energia. Siamo in una fase di transizione, c’è stata la COP21 a Parigi, conclusa con un accordo importante, c’è qualche problema adesso con l’amministrazione Usa di Trump, ma l’Europa è stata fondamentale


per la COP21 e per l’accordo che ha visto coinvolti e inclusi i più grandi paesi industriali e maggiormente consumatori di energia ed emissori. Abbiamo adesso l’esigenza di mantenere dei modelli di sviluppo che comunque hanno bisogno di energia e contemporaneamente offrire ai nostri concittadini un’aria più


pulita. Come si fa questo e come si comunicano queste trasformazioni? Spiegare agli abitanti di un territorio che cosa si può fare o no, in che cosa consiste quell’impianto di cui si sta parlando, dare anche la possibilità di un dibattito pubblico informato. Il tema è questo, e siamo indietro perchè siamo convinti che la rete sia un luogo di straordinaria partecipazione. In parte lo è ma le informazioni che sono alla


base della comunicazione sono cruciali, anche per far pesare le opinioni dei cittadini che se non sono basate su informazioni corrette rischiano di essere strumentalizzate”.