Roma – Una piazza abbandonata, piena di sporcizia e rifiuti, siepi più alte della macchine, invivibile per i cittadini e pericolosa. Si parla tanto di degrado a Roma, ma non serve andare in periferia. Anche nel quartiere borghese della Capitale, i Parioli, ci sono luoghi come piazzale Don Giovanni Minzoni, a lungo abbandonati a se stessi. Ci hanno pensato i cittadini a ripulirlo. Si sono armati di sacchi e rastrelli e hanno cominciato a lavorare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, ed è solo l’inizio promettono. L’idea è stata di un piccolo gruppo di residenti della zona, tra cui l’avvocato Andrea De Rosa, oggi presidente del comitato di quartiere, ma vi hanno aderito in tanti, anche personaggi famosi e imprenditori che vivono lì. Hanno iniziato lo scorso marzo.
“La piazza era in condizioni veramente drammatiche, la vegetazione era alta un paio di metri, le siepi arrivavano a 2 metri e mezzo, 3, all’interno c’era di tutto, copertoni, parafanghi, anche escrementi umani, ed era veramente impraticabile”.
Da lì, la decisione di fare qualcosa, per un discorso di decoro e dignità.
“Abbiamo studiato un po’ le carte e abbiamo visto che con la delibera 207 del 2014 del Comune di Roma, la giunta municipale ha autorizzato cittadini singoli, gruppi di cittadini, associazioni o comitati, a prendere in gestione piccole aree verdi, non più estese di circa diecimila metri quadrati”.
Hanno fatto tutte le domande necessarie attraverso il municipio, hanno avuto rapidamente l’autorizzazione e ad aprile hanno fatto il primo intervento per eliminare la vegetazione e ridurre le siepi. A fine maggio, sempre con l’aiuto dei residenti, sono passati alla rifinitura.
“Attualmente siamo diventati soggetto adottante, perché abbiamo costituito un comitato cittadino a cui partecipano quasi tutte le persone che abitano nella zona, molti lo sostengono senza parteciparvi”.
Hanno appena “adottato la piazza”, racconta l’avvocato De Rosa, trovando sempre le porte aperte al Comune, che, d’altronde, dice di non avere i soldi e non può che appoggiare operazioni del genere, autofinanziate. Il piazzale adesso viene ripulito almeno due volte a settimana e da settembre si partirà con l’abbellimento per renderlo di nuovo vivibile. E pensare che non è così difficile contribuire a mantenere la città pulita.
“E’ semplicissimo, abbiamo fatto due o tre domande, si può fare tutto via Pec, i modelli sono facilmente reperibili su internet. Deve essere un esempio per tutti coloro che amano il verde e la pulizia, ma soprattutto che desiderano restituire decoro alle loro strade, perché noi possiamo lamentarci della pulizia di Roma, però dobbiamo anche cercare di dare l’avvio a un processo virtuoso”. “Mi piacerebbe molto che questo modello fosse seguito da altri cittadini”.
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