Milano – Funambolo delle parole, equilibrista tra generi diversi e sempre emozionante. Daniele Silvestri, dopo il tour di successo con Fabi e Gazzè, torna con l’album “Acrobati”, per sua stessa affermazione il suo lavoro migliore in 22 anni di carriera.
“L’acrobata è ognuno di noi, anche non per scelta. Siamo un po’ obbligati a continui funambolismi. Il tempo che viviamo ce lo impone perchè ci insegna rincorrere un po’ tutto, e forse non siamo sufficientemente forti per non farcelo imporre, ma anche perché ci tiene costantemente ancorati a un fragilissimo ed effimero presente che tende a dimenticare il passato e tende a non saper disegnare il futuro”.
Di acrobazia in acrobazia diciotto canzoni, per 74 minuti di musica, un piccolo mondo da esplorare e da ascoltare. “Riuscire a essere acrobati, a vivere vite normali camminando su dei fili, testimonia l’incredibile capacità dell’essere umano di cavarsela sempre”.
Un disco di storie, non di messaggi, pieno di poesia, non di politica, il tutto messo in musica con un sound potente, che spazia dal rock, al funky, dalla canzone d’autore all’elettronica. E per il tour, che toccherà tutte le regioni italiane, ha scelto i teatri.
“E’ un luogo che conosco bene e che ha delle potenzialità enormi, inesaurite e inesauribili, e malgrado sia uno dei luoghi più antichi in cui esprimersi e narrare storie. Insomma non vedo l’ora”.