Roma – A Pompei è ceduta una porzione di muro di circa 1,5 metri quadri, pertinente alla parete non affrescata di un cubicolo che affaccia sull’atrio di una domus chiusa al pubblico, la “casa del Pressorio di terracotta”, al civico 22 della via dell’Abbondanza nella Regio I.
La Regio I e la Regio II “sono le ultime Regiones del sito di Pompei, nelle quali deve avviarsi la messa in sicurezza prevista dal Grande Progetto Pompei”, ma tutto è fermo.
Maria Laura Iadanza, funzionaria e archeologa della soprintendenza di Pompei e responsabile della Regio I: “Il crollo si può ritenere di rilevanza modesta in quanto ha riguardato un muro in opera incerta non affrescato ed è avvenuto in un’area attualmente chiusa al pubblico, in attesa degli interventi di messa in sicurezza, il cui avvio purtroppo è bloccato da oltre un anno per un ricorso amministrativo.
“L’attuazione di tali interventi di messa in sicurezza progettati e quindi previsti eviterà sicuramente il ripetersi di episodi analoghi. Si tratta dello strumento più adatto a tutelare il bene e a preservarne la sopravvivenza e la conversazione”.
All’inizio di marzo intanto sarà inaugurata la Regio VII dove sono in corso di rifinitura gli interventi a completamento della messa in sicurezza, e saranno aperte per la prima volta al pubblico le case dell’Orso ferito e di Sirico, quest’ultimo oggetto anche di restauro architettonico.