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Critiche delle femministe, Polanski rinuncia a presiedere i Cesar

Roma – Roman Polanski non presiederà la giura degli “Oscar francesi”, i Premi Cesar, in programma a febbraio.


Il regista di “Rosemary’s Baby” (1968) e “L’inquilino del terzo piano” (1976) ha respinto l’invito dopo le critiche, da lui definite “ingiustificate”, avanzate dai gruppi femministi per la controversa vicenda della violenza sessuale sulla 13enne Samantha Geimer nel 1977, della quale il cineasta è accusato.


I movimenti femministi avevano invocato il boicottaggio dei


premi dopo che Polanski era stato scelto per presiedere la cerimonia, mentre la ministra dei Diritti delle donne francese, Laurence


Rossignol, aveva definito “sorprendente e scioccante” la scelta


del regista franco-polacco.


Le polemiche hanno “profondamente rattristato Roman Polanski e ferito la sua famiglia” – ha affermato il suo legale in un comunicato – il regista ha così deciso di non dare seguito all’invito degli organizzatori.