Roma – “Io quando mi chiedono cosa ne penso dei talent, rispondo praticamente sempre che il problema se vogliamo dire che c’è un problema non è l’esistenza dei talent, ma il fatto che, soprattutto nella tv nazionale non esiste altro dedicato alla musica: approfondimenti, dei programmi che diano alle persone che guardano la televisione la possibilità di vedere e di approfondire anche altri generi, altri mondi”: ad affermarlo Cristina Donà, durante un’intervista dedicata al suo tour “Tregua 1997-2017 Stelle Buone”, dedicato al suo primo album Tregua, che fu prodotto da Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, oggi anche giudice di X Factor.
“A chi lo critica per questa scelta, perché magari ha perso quest’aura… Io credo che Manuel per la musica italiana abbia fatto veramente tanto, al di là di quello che hanno fatto gli Afterhours, a partire dal Tora! Tora! (festival musicale intinerante, ndr), il Paese reale (brano e progetto musicale degli Afterhours), le cose dove lui ha cercato di creare un gruppo di musicisti, di artisti, sono stati passi coraggiosi e importanti”, ha aggiunto parlando dell’amico Agnelli.
Il tour è partito da Bologna il 6 giugno e farà tappa il 13 giugno a Bergamo (Lazzaretto), il 29 giugno a Molfetta (Bari, Eremo Club), il 9 luglio a Villa Ada, a Roma, il 12 luglio a Casalgrande (Re, Villa Spalletti), il 13 luglio a Valdagno (Vi, Festival Femminile Singolare), il 19 luglio a Desio (Mb – Parco Tittoni), il 22 luglio Treviso (Suoni di Marca).
Sul palco con la cantautrice milanese ci saranno Stefano Calcagnile (batteria), che ha riarrangiato e rivisto i brani, Lorenzo Corti alle chitarre, Danilo Gallo al basso e Gabriele Mitelli ai fiati, questi ultimi sono due nuovi elementi nel percorso musicale di Donà, che con questo tour festeggia i suoi vent’anni di carriera.