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Corruzione a istituto tumori Pascale, arrestati primario e moglie

Roma -Sette persone sono state arrestate per corruzione nell’ambito dei rapporti di fornitura di prodotti all’istituto nazionale per la cura dei tumori, Fondazione Pascale di Napoli.


Tra di loro anche il primario Francesco Izzo e l’attuale direttore generale dell’Asl Napoli Centro 1, Elia Abbondante, tra i destinatari delle misure cautelari agli arresti domiciliari emesse dalla procura partenopea nell’ambito di un’indagine sull’istituto di cura dei tumori cittadino.


I reati contestati sono corruzione e turbata libertà degli incanti commessi dal 2012 al 2015.


Il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso spiega:


“C’è un danno per la collettività evidente, perché dalle indagini è emerso che le procedure di approvigionamento di questo dispositivi medicali non erano in sintonia con la normativa statale vigente. Non erano trasparenti, data anche una maggiorazione del prezzo”.


Con Izzo è finita ai domiciliari anche la moglie, Giulia Di Capua. Secondo quanto ipotizzato dai magistrati, il medico avrebbe dichiarato che alcuni dispositivi medicali necessari per la cura dei tumori al fegato erano urgenti e di esclusiva produzione di alcune aziende, tra le quali quella gestita dalla consorte garantendo “in modo sistematico l’aggiudicazione di una serie di forniture di prodotti medicali” richiedendone l’acquisto mediante procedura negoziale diretta senza ricorrere ad alcuna gara d’appalto.


A quanto ammonta il sequestro preventivo lo rivela il colonnello Giovanni Salerno del Nucleo di Polizia Tributaria Napoli:


“Il gip ha disposto il sequestro preventivo per circa 1,9 milioni di euro relativi alle somme corrispondenti alle gare aggiudicate in maniera illecita”.