Roma – Ricerca, innovazione e riduzione del danno: questi i temi trattati nel corso del primo simposio organizzato da Philip Morris Italia, affiliata di Philip Morris International Inc, (“PMI”) dal titolo: “Harm Reduction: The Scientific Commitment of Philip Morris International Towards Reduced Risk Products”, a cui hanno partecipato rappresentanti del mondo medico-scientifico impegnati per ridurre l’impatto delle malattie correlate al fumo.
Scopo del convegno, tenutosi a Roma, è favorire una discussione aperta tra gli esperti su come le alternative alle sigarette per chi non intende smettere di fumare possano giocare un ruolo nella riduzione del danno, nell’impegno per incoraggiare i fumatori a passare a questi prodotti e nel dissuadere i non fumatori dall’iniziare a fumare.
Manuel Peitsch, Chief Scientific Officer di Philip Morris International (PMI) ha presentato il programma scientifico di ricerca e sviluppo che il gruppo sta conducendo da oltre un decennio sui prodotti a rischio ridotto, in particolare quelli a tabacco riscaldato senza combustione:
“Già molto tempo fa abbiamo avuto la visione di ridurre il rischio associato all’assunzione di nicotina. La ricerca ha mostrato già anni fa che i danni associati al fumo provengono dai composti tossici e potenzialmente dannosi causati dalla combustione del tabacco. Quindi l’obiettivo per molti anni è stata la riduzione della formazione di composti tossici e questo si ottiene rimuovendo la combustione dall’assunzione di nicotina”.
“Poi – ha continuato il responsabile scientifico – ci assicuriamo che la riduzione dei composti tossici porti a una ridotta tossicità, usando sistemi non clinici, in vitro con colture cellulari o in vivo con studi su animali e poi, quando tutti questi test sono stati positivi, cioè c’è una riduzione della tossicità, allora possiamo passare a studi clinici sulle persone e verificare questi risultati sugli esseri umani.
“Abbiamo condotto un numero di studi senza precedenti su tutti i diversi aspetti del nostro programma e la totalità dei risultati finora raccolti va nella direzione dei prodotti a rischio ridotto”.