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Commissione Ue: in Italia rischi da incertezza politica e banche

Bruxelles – Futuro economico italiano in chiaroscuro secondo Bruxelles. L’incertezza politica e il lento aggiustamento in corso nel settore bancario rappresentano i principali rischi negativi per quanto riguarda le prospettive di crescita dell’Italia. D’altra parte, però, l’attuale forte fiducia nel settore manifatturiero potrebbe comportare una domanda esterna più forte di quella prevista. È quanto afferma il capitolo dedicato all’Italia delle Previsioni economiche di primavera, firmato dalla Commissione europea e pubblicato a Bruxelles.


L’economia italiana, si legge nel documento, è prevista ancora in crescita attorno all’1% circa nel 2017 e nel 2018, trainata da una domanda esterna più forte e dalla ripresa degli investimenti. Quelli nel settore dei beni di produzione, in particolare, dovrebbero trarre beneficio dall’estensione degli incentivi fiscali e dell’orientamento accomodante della politica monetaria che continua a ispirare le politiche della Bce. Tuttavia, ha osservato il commissario dell’Unione europea agli Affari economici, Pierre Moscovici presentando alla stampa le Previsioni, in Italia persiste la fragilità strutturale ben conosciuta.


L’aumento del consumo privato, in particolare, si legge ancora nel documento della Commissione, è previsto in rallentamento nel 2017, a causa dell’impatto della crescita più lenta dell’occupazione e dell’inflazione più forte sul reddito reale disponibile.