Magazine RDS

Cisal: sì alle Fs nel trasporto pubblico locale

Roma – I trasporti pubblici locali sono un settore martoriato dagli scioperi anche perchè negli ultimi anni i finanziamenti pubblici si sono ridotti da 7 a 4 miliardi e molte aziende, a partire dall’Atac di Roma, sono in crisi profonda. Opportuno dunque l’intervento delle Ferrovie dello Stato che vuole espandersi nel trasporto locale, purchè sia disponibile ad investire nel servizio e nei livelli occupazionali. E’ il parere di Pietro Venneri, segretario confederale del sindacato Cisal con delega al trasporto pubblico. “Il trasporto pubblico è essenziale per la vita dei cittadini – dice Venneri – non è all’altezza delle necessità. Il finanziamento dello Stato alle aziende di trasporto urbano è sceso da 7 a meno di 4 miliardi, dunque il risparmio è fatto di tagli, minore offerta di trasporto e disagi dei cittadini. A questo si aggiunge il disagio degli autoferrotramvieri che da sette anni attendono il rinnovo dei contratti. Da qui deriva una miscela che può esplodere da un momento all’altro”. Tuttavia la situazione è molto differenziata: il 70% delle aziende hanno i conti in ordine e il 30% sono in crisi:”La differenza – prosegue Venneri – deriva dalla capacità di gestire le imprese. Abbiamo il triste primato che molti consigli d’amministrazione e molti manager vengono nominati senza aver mai avuto esperienza nel settore. La cattiva gestione produce sperpero di denaro e un’offerta di trasporto insufficiente. Le aziende storicamente bene amministrate, come l’Atm di Milano superano con maggiore facilità i momenti di difficoltà come l’attuale. Quelle come l’Atac di Roma che hanno avuto gestioni discutibili entrano in crisi profonda fino al blocco del trasporto. Se a Roma al mattino partono i mezzi il merito è quasi esclusivamente dei lavoratori”.


Che pensa delle privatizzazioni e della volontà delle Ferrovie dello Stato di espandersi nel settore? “Grandi società francesi e tedesche tentano di entrare in Italia. Per fortuna abbiamo le Fs che cercano di contrastare questa penetrazione; per cui ben venga questo concetto di privatizzazione perchè Fs ha esperienza, capacità e risorse nel settore che ha bisogno di capitale fresco e managerialità. Così come vediamo bene la volontà del governo di ridurre le società locali dalle attuali 8 mila a circa mille, anche se alcune esperienze ci spaventano se l’ingresso del privato produce disoccupazione. Nel trasporto locale c’è carenza di organico e dunque le privatizzazioni e gli accorpamenti di aziende devono essere finalizzati al rilancio del servizio e non devono diventare una forma di arricchimento a danno dell’occupazione”.