Magazine RDS

Catania, prestiti usurai gestiti dai clan: le intercettazioni

Catania – “Più tardi ti da i soldi, tranquillamente perchè lo ammazzo a botte, già lo sa”. E’ un passaggio di una delle tante intercettazioni telefoniche che hanno inchiodato quattro persone ritenute responsabili di usura e tentata estorsione con


l aggravante dell appartenenza


all associazione mafiosa Cappello-Bonaccorsi e per questo oggetto di ordinanzde di custodia cautelare eseguite dalla Polizia di Stato. Le indagini dei poliziotti della squadra mobile hanno fatto


emergere un vorticoso giro di prestiti ad usura, gestito dalla


madre di un boss dell organizzazione Cappello – Bonaccorsi alla


quale le vittime si rivolgevano per ottenere somme di denaro.