Roma – Bufera nella diocesi di Ratisbona. Almeno 547 bambini del celebre coro di voci bianche della cattedrale di Ratisbona, sono stati vittime di maltrattamenti e abusi compiuti tra il 1945 e l’inizio degli anni ’90. Circa 500 ragazzi avrebbero subito maltrattamenti fisici e 67 sarebbero stati oggetto di aggressioni sessuali e abusi. E’ quanto emerge dal rapporto stilato dall’avvocato Ulrich Weber, incaricato dalla Chiesa di fare luce sulla vicenda già emersa nel 2010.
Il Coro di Ratisbona, di antichissime origini, è stato diretto per circa 30 anni – dal 1964 al 1994 – da Georg Ratzinger, fratello del Papa Emerito Benedetto XVI. Le cifre emerse sono largamente superiori a quelle pubblicate nel gennaio del 2016, quando una prima relazione parlava di 231 vittime di abusi.
I maltrattamenti comprendono la privazione del cibo, percosse e abusi sessuali. La maggior parte dei casi, tuttavia, è ormai prescritta e i presunti 49 autori delle violenze identificati nel rapporto non saranno perseguiti.
“Le vittime” – che verranno risarcite con un massimo di 20.000 euro – “hanno descritto i loro anni di scuola come una prigione, come l’inferno e come un campo di concentramento”.
Secondo l’avvocato Weber, il fratello del Papa emerito – che nel 2010 si era scusato con le vittime, sostenendo comunque di non essere a conoscenza dell’eccesso di violenza – sarebbe stato a conoscenza degli abusi e avrebbe “distolto lo sguardo”.