Roma – Inaugurata a Roma, ai Mercati di Traiano la mostra archeologica “Made in Roma. Marchi di produzione e di possesso nella società antica”. Marchi, loghi, firme e simboli vari, riempivano la vita degli antichi romani, così come accade oggi per l’uomo moderno. Vetri, piatti avevano impressi i simboli distintivi dei propri produttori, le derrate alimentari venivano trasportate in botti e anfore timbrate da impresari e commercianti, così come si usava marchiare schiavi o condannati. Nella mostra sono esposti molti di questi esempi, preziosi reperti provenienti da musei romani e internazionali, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.
Simone Pastor, uno dei curatori: “E’ una mostra di concetti, oggetti, e il cui protagonista è il marchio. Ed è il marchio sugli oggetti e dell’uomo sull’uomo”.
“Come vedete da queste vetrine i collari, le targhette degli schiavi erano dei marchi apposti non direttamente sulla pelle ma su cui c’era scritto: se scappo riportatemi dal mio padrone”.
La mostra, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, resterà aperta al pubblico fino al 20 novembre ed è arricchita e animata da applicazioni multimediali.
“L’idea di essere Made in Roma è un’idea che dovremo riprendere come europei, perché permise a popoli che non si conoscevano di sintetizzare le loro tradizioni con una condizione condivisa, comune, che fu quella romana”.