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A Terni un tavolo tecnico per un ‘sistema sanitario sostenibile’

Terni, 24 nov. – Un sistema sanitario sostenibile: è questo l’obbiettivo dichiarato dell’incontro che ha visto politici e dirigenti sanitari alla Camera di Commercio di Terni. Il tavolo, dal titolo “Riforme e nuovi modelli organizzativi, stakeholder e istituzioni a confronto”, ha puntato gli occhi sul referendum costituzionale del 4 dicembre. Per molti dei presenti, una occasione per ristabilire l’equità nel sistema sanitario nazionale italiano.


Sostenibilità anche nei prodotti sanitari, come spiega Luciano Frattini, ad di Bellco, Medtronic Italia, laddove si voglia fornire le stesse possibilità a tutti i cittadini italiani: “Una delle difficoltà è quella che nell’introduzione di un innovazione tecnologica si ha a che fare non con un unico ente centrale ma di dover rispondere a domande che spesso sono differenti rispetto a 21 sistemi sanitari, ciascuno dei quali ha un proprio percorso e un processo di introduzione delle innovazioni tecnologiche”.


Per Maurizio Dal Maso, direttore generale dell’Azienda ospedaliera “S.Maria” di Terni, gli assi di una sanità sostenibile sono quattro: “Nelle pubblicazioni che ho fatto ho chiamato i 4 assi: lavorare per fare appropriatezza, sistema, sostenibilità, e fare innovazione, ma farla davvero perché sono 20 anni, tanti hanno parlato e pochi hanno fatto, ma oramai il margine di trattativa è pari a zero, non ci sono più le risorse per tenere in piedi il modello attuale di sanità, dobbiamo per forza cambiare modello”.


Riforma dunque, che però secondo il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, non deve scavalcare le Regioni ma gestire il sistema con maggiore efficacia: “Oggi un sistema fortemente federalista, per lo meno nel settore della sanità, ha causato delle problematiche di non effettività del diritto alla salute nella stessa maniera nelle Regioni. Va sicuramente corretto mettendo una base più solida a livello nazionale, ma lasciando alle Regioni la necessità di gestire il sistema con le specificità che ha ogni singolo territorio, sulla sostanza di quello che già c’è”.