Magazine RDS

“Non cercare Dory!”, l’appello dell’Enpa

“Alla ricerca di Dory” è uscito lo scorso 15 settembre e la corsa all’acquisto della pesciolina azzurra sono cresciute esponenzialmente.

Così tanto da indurre le associazioni animaliste a lanciare appelli accorati.


“Non cercare Dory. Guarda il film, ma non comprare Dory!” è l’appello dell’Enpa (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali)per salvare la pesciolina dall’estinzione dovuta all’eccesso di domanda


L’allarme parte dagli Stati Uniti dove, a seguito dell’uscita del film, le vendite del Paracanthurus hepatus (Dory) per gli acquari sono aumentate tantissimo. La conseguenza di questa eccessiva richiesta è il danneggiamento dell’habitat del pesce e della sua specie.

Era già successo con il pesce pagliaccio, dopo l’uscita di “Alla ricerca di Nemo”. In questo caso il danno è ben più grave perché “Dory” non può essere allevato, ma solo catturato nelle barriere coralline.



La preoccupazione non è solo relativa alla specie del pesce in questione, ma è legata anche all’ambiente. La tecnica per catturare il Paracanthurus hepatus, infatti, è la pesca con il cianuro.

Il veleno viene utilizzaro per stordire i pesci e farli uscire dagli anfratti in cui si nascondono. Gli effetti del cianuro sono negativi anche per il corallo e per le specie di invertebrati che vivono nelle vicinanze.


Il Rising Tide Conservation e un gruppo dell’Università della Florida per limitare i danni hanno annunciato di essere riusciti a far riprodurre il Paracanthurus hepatus in laboratorio.

La mobilitazione è sacrosanta e intanto una petizione chiede alla Disney di mettere un avviso all’inizio del film.


 


Alla ricerca di Dory



Video: Youtube

Foto: Facebook