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Francesco Apreda

Un’altra playlist per il super-chef della settimana. E’ Francesco Apreda il protagonista fino a domenica di “Italian & International Best Chefs”, i migliori chef del mondo che cucinano a Identità Expo. Napoletano, classe 1974, Apreda si è appassionato alla cucina già a 14 anni. A 19 anni è all’Hotel Hassler di Roma come commis e poi capo-partita, ma ha il desiderio di andare all’estero: a Londra a Le Gavroche, all’Ibla e poi è chef del Green Olive. Cinque anni dopo la famiglia dell’Hassler lo richiama per farlo diventare chef del Cicerone all’Imperial di Tokyo.


Insomma, un cuoco girovago, che ha conosciuto il mondo e lo riproduce nei suoi piatti a Roma, dove è tornato nel 2003, affermandosi all’Imàgo dell’hotel Hassler, dove ha conseguito la stella Michelin nel 2009 e non l’ha più persa. Conserva un rapporto anche con l’estero, come consulente di due insegne italiane in India: Vetro a Mumbai e Travertino a New Delhi, entrambi del gruppo Oberoi.


«Il viaggio e la globalizzazione fanno parte della mia carriera, da Londra, a Tokyo, all’India, a New York. Ho viaggiato per più di dieci anni – spiega lo chef – e penso che la mia cucina sia molto internazionale, anche se la base è assolutamente italiana. Viaggiando tanto vieni in contatto con culture ricchissime e da appassionato di cucina, oltre che da chef, è naturale imparare cose nuove e voler capire sempre di più. Da quando sono tornato in Italia mi è venuto spontaneo mettere nei miei piatti quello che ho scoperto», a iniziare dalla linea “Sapori di Viaggio”, sei blend di spezie, ognuno dedicato a un sapore (dolce, salato, umami…) che presto saranno anche in commercio.


Ovvio che la musica di Apreda rispecchi il suo percorso: in particolare, l’esperienza giapponese ha ispirato una proposta fusion di playlist RDS 100% Grandi Successi. Un incontro di gusti musicali da Pino Daniele per celebrare le sue origini a Robbie Williams in tour prossimamente a Roma, altra terra di adozione di Apreda passando per gli U2 per raccontare l’internazionalità dello chef che si è consacrato cercando ispirazione nelle terre britanniche e nelle ex colonie.