“Doveva succedere, certo speravo un po’ più tardi”, ha detto sorridendo Alessandro Cattelan. La faccia dei ballerini era decisamente meno serena.
Per il suo Dopofestival, il presentatore ha invitato Gaia che, insieme al corpo di ballo, ha cantato nuovamente la sua “Chiamo Io Chiami Tu”, la canzone in gara a Sanremo 2025, davanti alla statua di Carlo Conti realizzata quest’anno per il festival.
Si tratta ovviamente di un tributo ironico all’iconica statua di Mike Bongiorno presente nella città dei fiori. Il materiale usato probabilmente non era dei più resistenti, dal momento che è bastata una disattenzione del corpo di ballo che, con un colpo volante, ha staccato un braccio al Conti dorato. La performance è stata ripresa da molte persone che assistevano al balletto sul posto. I video sono subito diventati virali.
Sanremo 2025: Il testo di Chiamo Io Chiami Tu di Gaia
Come ha spiegato la stessa Gaia nelle molte interviste rilasciate prima del festival, “Chiamo Io Chiami Tu” è una canzone che mette in musica la “poetica dell’indecisione”. È una canzone che parla di come, in certe situazioni, la razionalità prenda il sopravvento sull’istinto, bloccandoci in un limbo. È una canzone apparentemente leggera, ma che, se ascoltata con attenzione, svela un sottotesto più profondo. Ecco in estratto del testo:
Tanto non ne vale la pena
Chissà dove sei
Dove dove dove dove
E ogni volta che stiamo così
Non serve a niente
Tanto è sempre lunedì
Lo stesso film
Non mi aspettare
Non ti scordare
Di me mai più
Chiamo io, chiami tu