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Il toccante omaggio di Roberto Benigni alla nostra Costituzione: il presidente Mattarella si commuove


Quando Amadeus, durante la prima conferenza stampa di “Sanremo 2023”, aveva annunciato che il festival avrebbe avuto un ospite importantissimo, in pochi si aspettavano che sarebbe stato Sergio Mattarella.


Quest’anno la nostra Costituzione festeggia il suo 75° anniversario e il presidente della Repubblica ha voluto omaggiare il festival della sua presenza. “E’ un segno importante di vicinanza al mondo dello spettacolo”, aveva commentato il direttore artistico.



L’intervento di Roberto Benigni è stato importante


A valorizzare ulteriormente questo momento così importante ci ha pensato, poi, Roberto Benigni. Salito sul palco dell’Ariston, ieri Benigni ha scherzato con il Presidente – “Lei è al secondo mandato, Amadeus è al quarto e ha già prenotato il quinto, è costituzionale?” – ma ha anche toccato corde più profonde e emozionanti.


“Mi direte che c’entra con Sanremo? Sanremo è il luogo dello spettacolo della musica quindi dell’arte e la Costituzione è legatissima con l’arte, anzi sono quasi la stessa cosa perché la costituzione è un’opera d’arte. Ogni parola sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria, è un sogno fabbricato diciamo da uomini svegli, possiamo accostarla all’incipit di Volare di Domenico Modugno. I nostri padri e le nostre madri costituenti non l’hanno pensata, l’hanno sognata e chi sogna arriva prima di chi pensa, infatti l’hanno scritta l’hanno scritta in pochissimo tempo. È un’opera d’arte visionari ed è stato un miracolo”.


Benigni ha ricordato che tra i nostri padri costituenti c’era Bernardo Mattarella, ovvero il padre del presidente. E poi ha passato in rassegna gli articoli ai quali è più personalmente legato. Non poteva non citare l’articolo 11 – “L’Italia ripudia la guerra” – e si è poi soffermato sull’articolo 21.


“Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero’. Se l’hanno scritto vuol dire che ce n’era bisogno, è l’articolo per me più importante, l’architrave di tutte le libertà dell’uomo, è più semplice e il più forte, non ci si può dimenticare perché prima della Costituzione durante il ventennio fascista non si poteva pensare liberamente, non si sarebbe potuto fare neanche il Festival di Sanremo perché c’era una canzone sola, sempre la stessa, la propaganda. L’articolo 21 ci ha liberati dall’obbligo di avere paura, pensate quant’è meraviglioso, lo dobbiamo ricordare perché tutto ciò che abbiamo ci può venire tolto da un momento all’altro”.


La reazione del presidente Mattarella


Il presidente Mattarella ha trattenuto a fatica la commozione. Con buone probabilità questo “Sanremo 2023” rimarrà nella memoria del pubblico per Blanco e il palco distrutto tra i fischi. Sarebbe molto più importante che venga invece ricordato per questo intervento, al tempo stesso solenne e genuinamente così emozionante. Questo sì che dovrebbe entrare di diritto nella storia del festival. E restarci per sempre.


Foto: LaPresse