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Britney Spears rompe il silenzio su “Framing Britney Spears”, il discusso documentario sulla sua vita

Britney Spears ha finalmente rotto il silenzio su “Framing Britney Spears”, il discusso documentario realizzato New York Times dedicato alla sua intera carriera e, in particolare al rapporto con il padre. Dopo l’uscita in America a febbraio – in Italia è disponibile su Discovery+ dal primo marzo – il film ha aumentato ancora di più il dibattito sul modo in cui Jamie Spears abbia gestito il patrimonio della figlia, dando ulteriormente voce al movimento #Freebritney.


La cantante si era già riferita, seppur indirettamente, al documentario tempo fa, ora ha deciso di dedicargli un post su Instagram dove la vediamo ballare su “Crazy” degli Aerosmith.

“Sono stata osservata e giudicata per tutta la mia vita” – ha scritto Britney Spears su Instagram – “Per la mia sanità mentale ho bisogno di ballare su Steven Tyler per sentimi viva e umana. Mi sono esposta a tutti, esibendomi davanti alla gente. Ci viole molta forza per FIDARSI dell’universo e mostrare la tua vera vulnerabilità. Sono sempre stata giudicata, insultata, e messo in imbarazzo dai media. Lo sono ancora oggi. Il mondo continua a girare, la vita va avanti e noi rimaniamo persone fragili e sensibili. Non ho guardato il documentario ma, da quello che ne ho visto, mi sono messo in imbarazzo per come mi hanno messo sotto i riflettori. Ho pianto per due settimane. Mi capita di farlo ancora adesso. Faccio quello che posso. Non sono qui dimostrare di essere perfetta. La perfezione è noiosa. Sono qui per trasmettere la gentilezza”.



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Chi si aspettava, quindi, una presa di posizione chiara a favore o contro il documentario rimarrà deluso. Quello di Britney sembra più uno sfogo dedicato al suo rapporto con la stampa e le tante persone che l’hanno giudicata e insultata senza conoscerla davvero. Molti fan non sono rimasti del tutto convinti delle sue parole. Alcuni ipotizzano addirittura che non sia stata la cantante a scriverle ma la sua social media manager Cassie Petrey.



Foto: LaPresse