Un nuovo capitolo si scrive nella storia del benessere animale in Romania: il paese ha appena approvato una legge storica che mette fine all’allevamento di animali per la produzione di pellicce. Questo divieto entrerà ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2027, dopo anni di impegno da parte di organizzazioni come la Humane Society International (HSI) e di innumerevoli attivisti.
Dopo anni di lotta, la Romania dice basta all’allevamento di animali per pellicce
Le immagini strazianti degli allevamenti di cincillà, con gabbie sporche e spazi angusti, hanno toccato profondamente le coscienze. Inchieste sotto copertura hanno rivelato pratiche disumane, come l’uso di camere a gas improvvisate e metodi brutali di uccisione. Ma oggi, la Romania dimostra di voler voltare pagina, scegliendo di proteggere gli animali e di metterli al centro delle sue politiche.
Questo passo audace rende la Romania il 22° Paese europeo a dire no all’allevamento per pellicce, un’industria che, negli ultimi anni, ha visto un netto declino nel paese, passando da oltre 150 allevamenti nel 2013 a solo una dozzina nel 2022. E non è solo una questione di leggi: il 67% della popolazione rumena ha espresso il proprio sostegno a questa causa, dimostrando che il rispetto per gli animali è un valore condiviso.
Oltre alla salvaguardia degli animali, ci sono anche preoccupazioni ambientali e sanitarie, legate al rischio di malattie zoonotiche. Il nuovo divieto rappresenta non solo un traguardo per i diritti degli animali, ma anche un chiaro segnale di un cambiamento verso pratiche più etiche e sostenibili. La Romania sta lanciando un messaggio forte e chiaro, sperando che altri paesi possano seguire il suo esempio.
Foto: iStock.