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Piogge scarse, alternate a inondazioni: perché viviamo sempre più questo paradosso climatico?


Negli ultimi anni, in diverse zone del mondo, si registrano sempre più fenomeni climatici estremi. La preoccupazione maggiore, anche per il nostro Paese, è quella della scarsità nelle precipitazioni che sta mettendo a dura prova le nostre riserve idriche utili per affrontare l’estate. A questo si aggiungono quei fenomeni, purtroppo sempre più ricorrenti, in cui quando inizia a piovere di acqua ne cade troppa, su un terreno secco, e subiamo inondazioni devastanti.


Che cosa determina però questo paradosso climatico? Nel mondo ci sono anche situazioni ancor più estremizzate, come il Brasile e la Nuova Zelanda che in questo periodo stanno subendo fenomeni di inondazione, mentre nel nostro Paese, in Argentina e in Kenya è invece l’assenza di acqua a preoccupare.


Che cosa crea questo divario climatico nel mondo?


Antonello Pasini, fisico del clima del Cnr, spiega a Green&Blue che “l‘aumento del riscaldamento globale di origine antropica fa in qualche modo cambiare non solo le temperature medie ma anche la circolazione. Nel Mediterraneo è successo proprio questo: la circolazione che prima era da ovest a est quasi sempre – o con gli anticicloni delle Azzorre o con le perturbazioni di origine atlantica – ora si è portata sempre di più sulla direttrice sud-nord e viceversa.”


Le conseguenze di queste situazioni estreme sono date dalla crisi climatica, causata a sua volta dalle azioni dell’essere umano che hanno stravolto gli ecosistemi.


“Sulle Alpi nevica se arriva aria da sud, ma adesso l’aria che giunge dalla circolazione sud-nord è più calda di prima e questo fa sì che nevichi solo a quote più elevate o che cambino le perturbazioni.” Spiega Pasini.


Una situazione che sta mettendo a dura prova i nostri ghiacciai e laghi, come già si può notare dall’abbassamento del livello dell’acqua del Lago di Garda, ritirato al punto che l’Isola dei Conigli è raggiungibile a piedi.


Foto: Markus Spiske Kelly Sikkema su Unsplash