Damiano David torna a far parlare di sé, ma stavolta non per un nuovo singolo o un look da copertina. In una recente intervista al settimanale Oggi, l’ex frontman dei Måneskin si è lasciato andare a dichiarazioni molto intime, aprendo il sipario su due capitoli fondamentali della sua vita: la storia d’amore con Dove Cameron e la fine (non proprio serena) dell’era Måneskin.
Il cuore dopo la tempesta: l’amore con Dove Cameron
Archiviata la lunga (e ultra-mediatizzata) relazione con Giorgia Soleri, Damiano David sembra aver trovato finalmente un nuovo equilibrio affettivo. E la chiave, a quanto pare, ha il volto di Dove Cameron, attrice e cantante americana già nota per i suoi ruoli Disney e la sua estetica da dark pop star.
Ma non tutto è stato semplice, anzi. «All’inizio è stato complicato», ha raccontato Damiano. «Lei era estremamente aperta nel dimostrarmi i suoi sentimenti, mentre io tenevo i miei nascosti. Non mi fidavo più di me stesso».
Parole che lasciano intravedere le ferite di una storia passata e forse anche i riflessi di una fama vissuta troppo in fretta. «La mia prima relazione in Italia è stata molto pubblica, ma io non parlo mai di questa ragazza, con cui sono stato sei anni», ha detto, senza mai fare direttamente il nome di Giorgia Soleri, ma lasciando intendere tutto.
Poi la svolta, e un ringraziamento a quel destino che sembra avergli fatto un regalo: «Ringrazio Dio che la fede abbia messo Dove sul mio cammino… Oggi è la persona più importante della mia vita».
Måneskin: dietro le quinte del successo, un addio carico di ombre
Ma il vero colpo di scena arriva quando l’artista romano racconta il suo distacco dai Måneskin, la band che lo ha reso una rockstar globale. Un successo apparentemente dorato, ma che dentro nascondeva crepe profonde.
«Abbiamo raggiunto traguardi incredibili, ma lavoravamo così tanto che non mi rendevo conto di quanto trascurassi me stesso», ha confessato. «A un certo punto ho capito di aver perso entusiasmo. Mi sembrava di essere diventato un robot, intrappolato in una modalità di lavoro che soffocava la mia creatività».
Un addio, quello alla band, che non ha nulla di banale. Dietro i riflettori, i red carpet e i sold out mondiali, si nascondeva un malessere crescente. E oggi, con una carriera da solista appena avviata, Damiano sembra voler riprendere in mano sé stesso, anche a costo di lasciare dietro una parte di sé.
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