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Sì alla vendita di farina di grillo in Italia: cosa c’è da sapere


Dal 24 gennaio 2023 la farina di grillo e i prodotti che la contengono possono essere venduti nei Paesi dell’Unione Europea. Questo significa che anche in Italia potremmo trovare sugli scaffali dei supermercati prodotti che contengono questo tipo di farina, ma che cosa comporterà di preciso?


Vediamo tutto ciò che c’è da sapere su questo nuovo alimento inserito nel nostro mercato.


4 cose da sapere sulla farina di grillo


Viste le diverse informazioni che stanno circolando in questi giorni, abbiamo deciso di appuntare alcune informazioni utili per fare chiarezza sulla vendita della farina di grillo in Italia.


  1. Sarà obbligatorio segnalare sui prodotti la presenza di farina di grillo. Così come altri ingredienti, anche questo tipo di farina può causare reazioni allergiche e di conseguenza è severamente vietato non segnalarlo.
  2. Non saremo immersi di farina di grillo. Questo nuovo ingrediente costa circa 15 euro per 200 grammi, decisamente di più della farina di grano, non inonderà facilmente gli scaffali dei nostri supermercati.
  3. Quali sono i valori nutrizionali della farina di grillo? Considerando 100 grammi di farina: il 70% sono proteine animali, il 12% grassi e il restante sono fibre.
  4. In quali cibi potremmo trovarla? Essendo una farina, possiamo trovarla nel pane, nella pasta, nei cracker e i grissini, nella pizza e in prodotti a base di patate e legumi. Non solo, anche in minestre disidratate, nei prodotti sostitutivi della carne, nella birra, nel cioccolato e negli snack.


Ad oggi vi è un solo produttore mondiale di farina di grillo, l’azienda vietnamita Cricket One, e non si sa se questo alimento prenderà davvero piede in Italia e nel mondo.


Foto: Šárka Krňávková Unsplash