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Mancini e Vialli: il loro è l’abbraccio simbolo di questo Europeo

Fino a poco tempo fa, abbracciarsi sarebbe stato vietato. E forse, in molti paesi, è ancora così. Il mondo che ha vissuto e pagato a caro prezzo la pandemia provocata dal Covid-19, ha perso momenti per gioire e stare insieme. Abbiamo perso il valore di una stretta di mano, di una carezza e – più di ogni altra cosa – abbiamo perso il bello di un abbraccio affettuoso e sincero.

Rivedere le persone che si abbracciano, ha un valore gigantesco: ora più che mai. Perché se vincere un europeo non è affatto scontato, a ben vedere, oggi di scontato non c’è neppure un semplice abbraccio.

Sempre a Londra – oramai un’era fa – Mancini e Vialli (ai tempi della Sampdoria di Boskov) uscirono perdendo la finale di Coppa dei Campioni. Ieri sera, i gemelli del gol, hanno riscattato quella serata con una vittoria storica per la nazionale. L’abbraccio in lacrime di Vialli, la sua battaglia più grande, l’amico di sempre: se c’è stato un motivo per vincere questo europeo, sta proprio in questo loro abbraccio, il cui significato va oltre. Oltre ciò che possiamo capire, e forse è questo – ma proprio questo – il bello del calcio.




Immagine di copertina: LaPresse