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È ufficiale: la settimana corta funziona e aumenta la produttività


Si parla sempre di più della possibilità di ridurre la settimana lavorativa a 4 giorni, mantenendo lo stesso stipendio e spalmando o meno le ore residue sui giorni lavorati. Se ne parla soprattutto dal punto di vista dei possibili pro e contro; i pro sono quelli sostenuti da lavoratori e lavoratrici che auspicano per un miglior equilibrio vita-lavoro, i contro sono quelli legati alle preoccupazioni delle aziende che temono un declino della produttività.


Questi timori sembrano però esser stati sfatati da diverse prove, una delle ultime ha coinvolto 70 aziende nel Regno Unito che hanno introdotto la settimana corta e dimostrato come la produttività sia addirittura aumentata e con questa la soddisfazione di impiegati e impiegate.


La settimana di 4 giorni: l’esperimento nel Regno Unito    


In un rapporto dell’associazione “4 Days Week Global”, ripreso dal Financial Times, viene riportato come l’esperimento abbia giovato ai lavoratori e alle lavoratrici tanto quanto alle aziende. Dall’avvento della pandemia da Covid-19 sono aumentate le richieste di riduzione della settimana lavorativa, non solo nel Regno Unito, anche in Nuova Zelanda, Spagna e fino al Giappone sono stati fatti esperimenti di questo tipo ed il risultato è stato sempre positivo.


Ci sono tuttavia dei lati negativi, soprattutto per quanto riguarda quelle professioni per cui la riduzione delle giornate lavorative aumenterebbe gli oneri alle aziende per un bisogno di maggior personale, vedi i negozi, oppure c’è chi personalmente preferirebbe spalmare il lavoro su più giorni per paura di sentirsi sovraccaricato.


I risultati generali però sostengono come questa sia una soluzione che favorisce entrambe le parti interessate, lavoratori e aziende.


Foto: krakenimages Unsplash