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Covid: ecco quale è il sintomo più tipico della malattia

Dopo l’efficacia e le informazioni riguardanti i vaccini, sintomi da Covid sono i più ricercati in rete quando i dubbi chiesti al proprio medico non posso essere fugati (perché magari sopraggiunti nel cuore della notte). Da un semplice starnuto, alla tosse fino alla febbre, tutto (o niente) può essere riconducibile alla diffusa malattia. Eppure la similarità con l’influenza è evidente. Non bisogna infatti crearsi troppi allarmismi: esistono anche i semplici mali di stagione (come appunto raffreddore e mal di gola) che possono sopraggiungere anche per via delle rigide temperature esterne. C’è però un sintomo ben preciso che è diventato indicativo del contagio da Covid. Vediamo insieme quale è.


Il sintomo inequivocabile del contagio da Covid


Secondo il professor Alexander Wieck Fjaeldstad e gli esperti del settore, il vero e proprio campanello d’allarme è riconducibile alla perdita di olfatto. Sebbene la capacità di sentire odori può diminuire anche durante un forte raffreddore o in un’influenza, la mancanza di olfatto unitamente all’assenza di una congestione nasale è un chiaro sintomo di contagio da Coronavirus.



Denominata anosmia, è il sintomo da tenere d’occhio in caso di dubbio perché è considerato il primo vero campanello d’allarme dopo l’infezione da Sars-Cov-2. La perdita dell’olfatto, inoltre, può durare anche fino a 40 giorni dopo la guarigione.



Foto di Alena Shekhovtcova da Pexels